sabato 12 novembre 2011

Sms

Ricevuto stamani, riscrivo:

"Così la vita si spegne...un attimo...e il cuore si apre lasciando che il dolore venga fuori!
Così chi ami ti lascia con quel piccolo ricordo di un buon sapore in bocca.
Forse sapeva di vita!"

Non aggiungo altro, spero un giorno i miei figli possano leggerlo.
Quel giorno capiranno che anche nella morte c'è dignità. E tutta la bellezza della Vita che non passa: cambia solo forma.

mercoledì 9 novembre 2011

Nessun titolo

Idee e idee da scrivere in questo spazio.
Poi una chiaccherata, lontano parente lontano.
In Sardegna, ancora, padrino e madrina sono persone che da quel giorno diventano parte della famiglia.
E il lontano parente lontano ha il padrino del figlio a casa con un tumore. Sola -terapia- rimasta quella del dolore.
Quel parente dal bel cuore pensa bene di lasciare andare le parole con una dolcezza unica e le rende pesanti come massi di granito. Della Sardegna, si.
Ho vissuto malattie in casa. Anche da piccolo. Ma c'era una cura, una possibilità ogni volta. Una lotta da fare.
Non era mai il momento di dire basta così.
I piccoli o grandi incidenti della vita sono sempre passati così: con un certo distacco che mi portava -fuori- e dava lucida serenità nell'affrontarli.
In quella chiaccherata ho trovato invece il cuore che si smarrisce.
In un Mistero ostinatamente chiamato Vita.
E non accetto che non si possa più lottare. Comunque.
Non capirò in questa esistenza quel Mistero ma credo che il viverlo e sfidarlo ogni giorno sia l'unico modo di rendergli l'onore che merita.

Al prossimo post!

mercoledì 2 novembre 2011

Halloween e altre amenità

Passato Halloween.
E che festa è?
In America o altri anglofoni paesi ha ben più profonde radici che da noi. E altri sensi, oltre l'incrementare le vendite di un qualsiasi cosa per un giorno.
Ma tant'è: c'è. E diverte i bimbi. E noi grandetti abbiamo un ottima scusa per tornare a giocare con le maschere.
Chissà che non sia questo alla fine il vero bisogno, nascondersi per del tempo dietro una maschera.
Da Pirandello in giù ne hanno parlato in molti e non ho nessuna intenzione di aprire contenziosi con costoro...
Giochi a parte, resta la maschera: gioco, desiderio o Altra Natura.
E allora di corsa a truccare i bimbi, vedi foto, e a rimettere una maschera di cuoio e la felpa col cappuccio.
A giocare! Al fotografo.
E una streghetta mi ha regalato l'emozione di una foto non cercata: lei ferma con una luce in mano e il resto dei -mostri- che le giravano in torno. Nemmeno un'attrice consumata avrebbe avuto una simile, convinta, espressione di stupore!
Ancora la Vita che gioca. E scorre, lasciandosi guardare.
Si mostra solo un po', elegante Donna, giocando con piccole seduzioni "buttate" lì, con studiata disattenzione.
Forse attraverso una maschera, o un obbiettivo, è più semplice notarlo. Si ferma un momento. E si scopre che in quel momento la Vita sorrideva maliziosa.