Passato Halloween.
E che festa è?
In America o altri anglofoni paesi ha ben più profonde radici che da noi. E altri sensi, oltre l'incrementare le vendite di un qualsiasi cosa per un giorno.
Ma tant'è: c'è. E diverte i bimbi. E noi grandetti abbiamo un ottima scusa per tornare a giocare con le maschere.
Chissà che non sia questo alla fine il vero bisogno, nascondersi per del tempo dietro una maschera.
Da Pirandello in giù ne hanno parlato in molti e non ho nessuna intenzione di aprire contenziosi con costoro...
Giochi a parte, resta la maschera: gioco, desiderio o Altra Natura.
E allora di corsa a truccare i bimbi, vedi foto, e a rimettere una maschera di cuoio e la felpa col cappuccio.
A giocare! Al fotografo.
E una streghetta mi ha regalato l'emozione di una foto non cercata: lei ferma con una luce in mano e il resto dei -mostri- che le giravano in torno. Nemmeno un'attrice consumata avrebbe avuto una simile, convinta, espressione di stupore!
Ancora la Vita che gioca. E scorre, lasciandosi guardare.
Si mostra solo un po', elegante Donna, giocando con piccole seduzioni "buttate" lì, con studiata disattenzione.
Forse attraverso una maschera, o un obbiettivo, è più semplice notarlo. Si ferma un momento. E si scopre che in quel momento la Vita sorrideva maliziosa.
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